domenica 10 marzo 2013

ORZOTTO SPECK E FUNGHI




Questo piatto nasce dall’unione di due esigenze. La prima è quella di utilizzare un magnifico pezzo di speck acquistato durante l’ultima escursione in Alto Adige. Uno speck meraviglioso, dal sapore morbido e dolce, con il caratteristico tocco di affumicato, perfettamente dosato in modo da non sovrastare il gusto. Già provato in purezza, all’interno di una piadina con crescenza e rucola e come ripieno di involtini di pollo e zucchine grigliate (per gli involtini la ricetta è del blog “Ricette della nonna”), volevo sperimentarlo in un primo piatto.


L’altra esigenza fa parte della mia vita ormai da un po’ di tempo ed è quella di cercare di uscire da uno schema alimentare ormai classico, ma assai poco salutare. Senza rinnegare la pasta, cibo patriottico per eccellenza,  comfort food di tutti noi e sublime invenzione dell’homo italicus, sento il bisogno di fare un passo indietro, di ritornare all’antico, di smetterla di mangiare tutti i giorni sempre le stesse sostanze chimiche, le stesse farine, per giunta iper raffinate. E’ un tema molto diffuso, che si può condividere per credenza intellettuale o per sperimentazione fisica: io l’ho abbracciato per entrambi i motivi. Senza dilungarmi troppo in questa sede, sto andando alla scoperta di cereali diversi dal grano e sto cercando di introdurre nel nostro menù familiare, per il benessere di grandi e piccoli, sane e gustose varianti.

Ieri ho provato con l’orzo, cereale antichissimo dalle grandi proprietà lenitive e antinfiammatorie, diuretico, rinfrescante e disintossicante, contiene inoltre composti che favoriscono la riduzione del colesterolo e della glicemia nel sangue. Insomma un centro benessere mascherato da “chicco”.
Sono molto orgogliosa di questo piatto, perchè mi ha permesso di esprimere un pizzico di creatività e un massimo di passione per il benessere psico-fisico e l’arte culinaria, di sono un’apprendista molto golosa…

Pronti…in cucina…e via!



INGREDIENTI (PER 2 PERSONE):

150 gr d’orzo (io ho preso quello che non necessita di ammollo, ma comunque di 30-35 minuti di cottura, per cui…tanta pazienza)
50 gr di funghi porcini secchi
50 gr di champignon
3 – 4 fette di speck dell’Alto Adige tagliate spesse
1 scalogno
1 l di brodo vegetale
Olio extra vergine d’oliva
Parmigiano reggiano q. b.
Prezzemolo
Sale
1 noce di burro

PREPARAZIONE

Mettete a bagno i funghi secchi in una ciotola per circa mezz’ora, cambiando l’acqua alcune volte. Pulite e tagliare a fettine i funghi champignon.
Fate stufare un piccolo scalogno tagliato a rondelle sottilissime in una casseruola, con olio extra vergine d’oliva e un poco di acqua, da aggiungere non appena cominci a soffriggere.
Aggiungete l’orzo e mescolate in modo da farlo tostere per un minuto e poi bagnatelo con abbondante brodo vegetale, che inizierà immediatamente a bollire. L’orzo durante tutta la cottura deve rimanere sempre coperto dal liquido, a parte ovviamente gli ultimi minuti, quando dovrete far assorbire il brodo e mantecare l’orzotto.
Lasciate cuocere per 15 minuti a fuoco medio basso, controllando sempre la quantità di brodo. Nel frattempo tritate grossolanamente i funghi porcini, che avrete strizzato dall’acqua di ammollo, e aggiungeteli al vostro orzo insieme agli champignon.
Quando mancano 10 minuti al termine della cottura, aggiungete lo speck tagliato a cubetti, mescolate e lasciate insaporire. Infine dopo altri 5 minuti aggiungete un cucchiaio di prezzemolo fresco tritato, 2 o 3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato e assaggiate. Regolate di sale, se necessario.
A cottura ultimata, spegnete il fuoco e mantecate con una noce di burro.

Ed ora...leccatevi i baffi!!!

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