venerdì 29 maggio 2020

L'amica geniale - volume 1

A sinistra la copertina con le immagini della serie televisiva

Recensione scritta da me: Valentina

Titolo: L'amica geniale - volume primo

Autore: Elena Ferrante

Casa editrice: edizioni e/o

Sì sì, ci sono arrivata anche io. Ebbene sì, incuriosita dalla serie tv, mi sono ripromessa di non guardarla prima di aver letto tutti i libri della serie. Amo moltissimo fare i confronti tra un libro e la sua trasposizione cinematografica o televisiva, ma è un'operazione che mi riesce solo in un senso. Se guardo prima il film o la serie tv, perdo completamente l'entusiasmo della lettura. Così in  questa lunghissima quarantena, che per me è stata tutt'altro che vuota e con tempo libero, non avendo mai smesso di lavorare (per mia fortuna) e dovendo gestire una figlia alla medie e un figlio alle elementari con l'ormai celeberrima DAD (didattica a distanza), che noi genitori abbiamo profondamente subito insieme ai nostri ragazzi, ho iniziato la serie dell' "Amica geniale" di Elena Ferrante.
Una richiesta, prima di darvi il mio umile pensiero: niente spoiler please! Vado piano ma arrivo fino in fondo.
Misteri sull'identità dell'autrice a parte, ormai superati e francamente poco interessanti, devo ammettere che il primo libro mi è piaciuto moltissimo. Ho fatto un po' di fatica ad ingranare la lettura, perché trovo la scrittura della Ferrante, talmente densa e particolareggiata da risultare inizialmente un po' lenta. Ma superato il primo ostacolo, ho amato proprio questo tipo di scrittura, capace di rendere così vividi i personaggi da amarli/odiarli come se fossero in carne ed ossa.
La storia è ambientata in un rione popolare della Napoli degli anni 50 e le protagoniste sono due bambine, Elena Greco e Lina Cerullo, insieme a tutto il coro dei personaggi, per così dire minori, famigliari, amici e abitanti del rione. Il primo libro parte dall'infanzia delle bambine, dall'inizio della loro amicizia e segue la loro crescita fino ai sedici anni. Si infila nella cruna dell'ago di un'amicizia nascente, esplora i sentimenti altalenanti di Elena nei confronti dell'amica e di se stessa, le varie sfaccettature del suo animo nelle diverse età: dai giochi con le bambole, alla scuola, ai primi approcci con i ragazzi. La Ferrante è capace di farti vivere le emozioni di Elena, belle o brutte che siano, di farti sentire e provare l'ambiguità di certi sentimenti di fronte ad eventi forti (di cui non voglio togliervi il gusto della scoperta), di dirti attraverso il loro racconto che la vita non è bianca o nera, ma un arcobaleno di colori o un'infinita scala di grigi.

"Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ogni giorno, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c'era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e basta [...]."

La realtà che ruota intorno alle due bambine è piena di personaggi potenti, drammatici, anche se alcuni appena accennati ed altri più in primo piano, che riescono a rendere bene il quadro di un quartiere povero, le dinamiche delle differenze sociali, delle idee politiche, di un mondo sommerso di violenza e criminalità e delle loro influenze sulla vita delle ragazze.
E' un libro che ti fa venire voglia di leggere il seguito e di sapere cosa succederà e questa è la potenza e il miglior complimento che si possa fare ad una storia ben raccontata.

1 commento:

PB ha detto...

È un piacere leggerti. Scrivi più spesso. (Pap Bia)

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