domenica 10 novembre 2013

Coq au vin: una voluttuosa esperienza dei sensi!


Sarà che la Francia è sempre stata una delle mie mete preferite, sarà che dopo aver visto Audrey Hepburn, alias Sabrina, andare a Parigi a scuola di cucina come una semplice ragazzina con la coda di cavallo e tornare con un diploma da chef e uno splendido taglio di capelli, nonchè un allure parigino che ho sempre invidiato moltissimo, sarà l'influenza di Julia Child o quella di Csaba dalla Zorza, ma il fatto è che la cucina francese sta entrando sempre più prepotentemente a far parte del mio repertorio.
Parlare di Francia evoca in me splendidi ricordi, di mercati, spezie, fiori e mare della Costa Azzurra; di castelli, prati verdi, mucche al pascolo e fiumi della Loira; di nebbie, maree, finestre e porte colorate, gelidi oceani e manieri incantati della Bretagna; di lavanda, profumi, colline e artisti di strada della Provenza; di baci sotto la Tour Eiffel, di arte, di persone e di colori di Parigi.
Cosa quindi c'è di più suggestivo di poter portare in tavola un delizioso "coq au vin"?
Questo piatto di origini antichissime, pare infatti che venne servito a Giulio Cesare dopo la conquista della Gallia, è diventato ancora più famoso grazie all'opera di diffusione della cucina francese di Julia Child, la quale lo presentò alle casalinghe americane l'11 maggio 1995 nella trasmissione "Good Morning America". Già "solo" per queste caratteristiche questo piatto ha attratto la mia attenzione, ma nel preciso istante in cui ho cominiciato a preparare gli ingredienti, a sorseggiare un bicchiere di vino rosso e sentire i profumi sprigionati, il coq in questione mi ha definitivamente conquistato.
Prepararlo e mangiarlo sono, credetemi, una voluttuosa esperienza dei sensi! 
Nella versione di Csaba (dal libro "Csaba bon marché"), che ha il dono di rendere le ricette semplici e veloci, è davvero alla portata di ogni uomo o donna che voglia sorprendere la propria compagna o compagno con una cena francese a lume di candela: tres chic! Provare per credere! Alessandro era decisamente soddisfatto e... riconoscente!

P.S.
Rispetto alla ricetta di Csaba, ci sono solo un paio di varianti: una piccola sgrassata, perchè tra burro, olio e pancetta mi sembrava un po' troppo e la mancanza del Cointreau (perchè non l'avevo in casa). 

Ingredienti per 4 persone:

1/2 kg di pollo tagliato a pezzi
30 g  di farina
15 cipolline borettane
15 champignon
100 g di pancetta in un'unica fetta
35 g di burro
3 cucchiai d'olio
300 ml di vino rosso di qualità

1 rametto di timo
1 rametto di rosmarino
2 foglie di alloro
sale
pepe nero

Preparazione:

Per la preparazione di questo piatto, mi sono servita di una confezione di pollo di qualità, acquistato presso un supermercato di fiducia, già pulito e tagliato a pezzi, il che rende la preparazione ancora più rapida.
Lavate il pollo, tamponatelo con carta assorbente e infarinatelo leggermente.
Sbucciate le cipolline e pulite gli champignon, tagliando il gambo terroso e sciacquandoli rapidamente sotto l'acqua fredda: se sono troppo grandi tagliateli a metà.
Tagliate la pancetta a striscioline e fatela rosolare in una padella antiaderente in modo che perda un po' del suo grasso.
In una pentola ampia scaldate il burro e l'olio e unite la pancetta; fate rosolare il pollo, girandolo un paio di volte per circa 8 minuti.
Salate e pepate a piacere, ricordandovi però che la pancetta conferisce già un gusto deciso.
Abbassate la fiamma e unite al pollo le cipolline e i funghi: cuocete per altri 8 minuti mescolando spesso.
A questo punto, se non avrete già bevuto tutto il vino, aggiungetelo e mescolate per bene.
Unite le erbe aromatiche, eventualmente legate con uno spago da cucina, per toglierle più agevolemnte a fine cottura.
Alzate la fiamma e proseguite la cottura per 10 - 12 minuti, fino a quando il pollo, punto con una forchetta, vi sembrerà cotto.
Mettete i pezzi di carne sul piatto da portata e fate addensare per qualche minuto la salsa al vino.
Versatela sopra al pollo insieme alle verdure.

E per finire alla Julia Child...bon appétit!

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