mercoledì 26 giugno 2013

Marmellata di amarene 2°, 3° giorno e risultato finale!!!

Eccomi tornata per raccontarvi la prosecuzione ed il risultato del post precedente.

Riprendiamo da dove eravamo rimasti.

Passate le prime 24 ore in cui le amarene sono state a macerare insieme allo zucchero, prendete una pentola ed un recipiente capiente. In quest'ultimo mettete le amarene, scolandole dal loro liquido con un mestolo forato. Agite sempre molto delicatamente per rovinare i frutti il meno possibile.
Nella pentola invece versate tutto il liquido prodotto dalle amarene e portatelo a bollore a fiamma moderata: fatelo bollire per un minuto, poi spegnete il fuoco. 

Mettete nuovamente le amarene nel recipiente originale e versatevi sopra il liquido bollente. Coprite con un coperchio e lasciate riposare per altre 24 ore.

Ripetete questa operazione il 3° giorno e lasciate passare altre 24 ore.

Infine, se non vi siete ancora stancati, il 4° giorno mettete sul fuoco tutto, amarene e liquido e fate bollire per 20-30 minuti.
Preciso che, nonostante questa ricetta sia chiamata dalle mie parti, "marmellata dei tre giorni", l'aspetto non è assolutamente quello della marmellata. Le amarene resteranno intere ed il liquido non si addenserà come una normale marmellata. Quindi non preoccupatevi, il procedimento seguito è quello corretto e non avete sbagliato nulla.


A questo punto invasate in vasetti di vetro sterilizzati le amarene bollenti, pressandole leggermente ed aggiungendo anche il liquido; chiudete ermeticamente e appoggiateli su un piano a testa in giù fino a che non si saranno raffreddati. Procedete infine con la seconda sterilizzazione che garantisce dalla formazione di eventuali batteri, facendo bollire i vasetti pieni in acqua inizialmente fredda per 30 minuti e togliendoli solo quando saranno diventati freddi. Verificate sempre che si sia formato il sottovuoto, spingendo sul tappo con un dito: se non farà alcun rumore nè movimento, l'operazione è riuscita perfettamente. In caso contrario conviene ripetere la sterilizzazione, eventualmente anche cambiando il tappo.

Divertitevi a decorare i vostri vasetti con etichette, copri vaso in stoffa colorata e nastri di ogni tipo. Conservateli in un luogo fresco ed asciutto e quando vorrete preparare la crostata di Modena, scolate le amarene dal loro liquido e disponetele sulla pasta frolla come se fossero una marmellata da spalmare. Il liquido può essere bevuto come succo di frutta o usato per insaporire un ottimo gelato alla crema o al cioccolato.
Orgogliosa della mia "fatica di Ercole", vi lascio alcune foto che mi sono divertita a ritoccare...




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